Resoconto lezione 25 gennaio 2023
L’Unitre di Isili ha inteso onorare il Giorno della Memoria con una lezione dedicata alla nostra Costituzione che ha significato il riscatto di un popolo che aveva conosciuto le ignominiose leggi razziali del 1938 e una dittatura esecrabile.
L’emerito giurista Prof Pietro Ciarlo mercoledì 25 gennaio 2023 ci ha fatto l’onore di tenere una lectio sul primo articolo della Costituzione Italiana: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”. Il suo garbo, la sua affabilità han fatto sì che l’argomento si arricchisse di note colorite che rendevano piacevole l’ascolto di uno degli articoli più conosciuti di tutto il testo fondamentale della legge italiana.
Il prof si sofferma sulla parola ‘repubblica’ rievocando il referendum monarchia-repubblica del ‘46 che vide la repubblica superare in più di due milioni di voti la monarchia. Poi delinea la profonda differenza tra un regime monarchico e uno repubblicano.
Non può non fare riferimento agli anni del fascismo che aveva ereditato dal periodo monarchico pseudo privilegi come quello di attribuire titoli nobiliari a chi si mostrava ossequiente al regime. A questo proposito cita Galeazzo Ciano conte di Buccari ministro degli esteri che aveva sposato Edda, primogenita di Mussolini, e che finirà per essere giustiziato per aver votato contro il Ducei nel gran Consiglio del 1943.
È la Repubblica che fa piazza pulita dei titoli nobiliari, che durante il fascismo erano indispensabili per accedere a carriere politiche.
Oggi l’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione recita, quindi, il primo articolo della costituzione,
Le frasi che aprono la Costituzione indicano immediatamente i tratti distintivi dell’Italia.
È, in primo luogo, una Repubblica, cioè uno Stato in cui gli organi di governo sono scelti dal popolo e non c’è un Sovrano che ottiene il potere per via ereditaria.
È, quindi, democratica: le decisioni che coinvolgono tutti non possono essere prese da poche persone, ma devono essere condivise dalla maggioranza dei cittadini, i quali possono esprimersi in via indiretta (eleggendo dei rappresentanti in Parlamento che compiano la gran parte delle scelte) o in via diretta (per mezzo di strumenti come il referendum, le leggi di iniziativa popolare, la petizione).
La Costituzione prevede forme e limiti all’esercizio della sovranità (i diritti fondamentali, il principio di eguaglianza, la divisione dei poteri) in modo da garantire a tutti di vivere, anche se in minoranza, in un Paese accogliente.
La Repubblica è, infine, fondata sul lavoro: nella società delineata dalla Costituzione nessuno può più vantare titoli di merito che non siano fondati sul contributo che egli sceglie di dare, secondo le proprie possibilità, al progresso e al benessere della società.
L’assemblea è attenta, chi interviene sollecita l’oratore ad approfondire aspetti collaterali che soddisfano le curiosità e innescano di volta in volta nuovi interessi.
La lezione si conclude sottolineata da scroscianti applausi. Il Prof Ciarlo, a chi lo richiede per avere apprezzato la sua esposizione, promette un ulteriore incontro per parlare di tutte quelle questioni giuridiche che hanno appassionato l’uditorio.