Uni3 Isili Random
Uni3 Isili

Resoconto lezione Susi Ronchi

Di giornalismo si parla nella sala del centro sociale di Isili mercoledì 11 maggio 2022, un giornalismo al femminile che apre la discussione su questioni sempre più fondamentali in un’epoca che assiste ad una vera e propria rivoluzione del linguaggio, strumento fondamentale di chi della informazione fa il suo mestiere.

Un’ assemblea attenta e incuriosita su quanto la giornalista #Susi Ronchi espone, una giornalista che tra i tanti suoi impegni ha presieduto e fondato nel 2017 in Sardegna “Giulia”- acronimo di: GIornaliste Unite LIbere Autonome - “associazione che nei media e sui media si pone gli obiettivi di modificare lo squilibrio informativo sulle donne anche utilizzando un linguaggio privo di stereotipi e declinato al femminile, e si batte perché le giornaliste abbiano pari opportunità nelle redazioni, senza discriminazioni e  pregiudizi”.

Fare un uso scorretto o superficiale delle parole oltre che compromettere il lungo processo di inclusione sociale può contribuire al rafforzamento di preconcetti offensivi mentre attraverso un loro uso corretto è possibile contrastare le discriminazioni e spezzare i pregiudizi.

È su questi concetti che l’oratrice insiste portando ad esempio casi giornalistici in cui spesso chi scrive non ricorre ad un lessico corretto come quello polarizzato sui generi e che non include nuove identità sessuali.

Che le parole rivelano un modo di intendere la realtà lo dimostra il caso del termine femminicidio che identifica l’uccisione di una donna, la cui apparizione recente nel vocabolario della lingua italiana non esaurisce però il suo significato nell’atto finale di uccisione di una donna. Piuttosto, identifica un fenomeno molto più ampio che include una molteplicità di condotte, che implicano un odio verso l’universo femminile “proprio perché tale”.

Le argomentazioni spaziano sull’uso scorretto e non inclusivo di genere che nei giornali e in genere nei mezzi di comunicazione di massa si fa della lingua che spesso favorisce comportamenti delittuosi. A chi chiede quale possa essere il rimedio per proteggersi dagli effetti negativi del proliferare di linguaggi violenti la relatrice riconosce nella cultura dei fruitori l’unico strumento di difesa.

Una esposizione animata dalla passione di una persona che ha sempre vissuto con generosità il proprio ruolo di giornalista ha consentito agli spettatori di accorgersi di quanto potere siano dotate le parole e di come esse siano in grado di influenzare il pensiero.

La lezione sottolineata da commenti di approvazione su quanto si andava dicendo a dimostrazione del grande interesse che man mano suscitava si è protratta a lungo e si è conclusa con un breve dibattito che ha lasciato tutti soddisfatti.

 

 

Di' quello che pensi

Facci sapere cosa ne pensi
e, se vuoi un'immagine da mostrare nel tuo commento, ottieni un gravatar!