resoconto inaugurazione a.a. 2017
Inaugurazione Unitre a.a. 2017
Sabato 21 ottobre 2017 l’Unitre di Isili ha inaugurato il nuovo a.a. con una interessantissima lezione tenuta dal Prof Aldo Accardo su “Caporetto metafora della storia d’Italia”.
In occasione delle commemorazioni dello scoppio della prima guerra mondiale tenutisi nel corso di questi mesi il prof Accardo ha sviscerato uno degli episodi più tragici di cui hanno trattato gli studiosi del campo e di cui si celebra l’anniversario.
La tesi di fondo, oltre a quella di illustrare la drammaticità degli eventi, è stata quella di discuterne il concetto di disfatta che ha accompagnato nel tempo lo scontro, che cominciò alle ore 2:00 del 24 ottobre 1917, e che viene rappresentato come la più grave disfatta nella storia dell’esercito italiano, tanto che, non solo nella lingua italiana, ancora oggi il termine Caporetto viene utilizzato come sinonimo di sconfitta disastrosa.
La disfatta portò alla sostituzione del generale Luigi Cadorna (che cercò di nascondere i suoi gravi errori tattici imputando le responsabilità alla presunta viltà di alcuni reparti) con Armando Diaz. Le unità italiane si riorganizzarono abbastanza velocemente e fermarono le truppe austro-ungariche e tedesche nella successiva prima battaglia del Piave riuscendo a difendere a oltranza la nuova linea difensiva su cui aveva fatto ripiegare Cadorna.
Che i soldati italiani fossero stati descritti dai loro comandanti come vili e inetti ebbe una grande risonanza specie all’estero macchiando di infamia plotoni di giovanissimi combattenti che versarono il loro sangue in una guerra ‘inutile’. In realtà, sostiene il prof.Accardo, la disfatta di Caporetto nacque dall’incapacità di una classe dirigente e di un governo e non fu una disfatta ma una sconfitta perché il paese resse l’urto e rimase unito. Lo stesso intervento di Benedetto XIII che definì la guerra “inutile strage”, giudizio morale condivisibile, non agevolò le trattative di pace.
La lectio procede col ricordo della celebre Brigata Sassari che difronte al ritiro disordinato dell’esercito avanzò imperterrita, marciando contro il nemico con coraggio e ardimento dietro alla bandiera con le mostrine bianche e rosse successivamente pluridecorate.
Il ricordo del nonno del Prof Accardo e del padre del giudice Valerio Cicalò, eroici combattenti che non si piegarono al nemico, conclude l’intervento .
Il secondo momento della serata trascorre nella sala attigua al centro sociale debitamente attrezzata ad ospitare i soci partecipanti all’evento in un tripudio di cibi che oltre ad allietare la gola mostravano le abilità culinarie di alcune nostre socie che si sono cimentate nella preparazione di squisite torte e pasticcini.
giovanna