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resoconto viaggio a Nuoro

Anche stavolta i soci dell’Unitré di Isili sono andati in gita in Sardegna alla ricerca di quei luoghi degni di essere visitati e che spesso non si conoscono o si conoscono poco.

L’itinerario questa volta prevedeva i musei più importanti di Nuoro: il museo MAN, museo d’arte della Provincia di Nuoro dove sono esposte opere d’arte moderne di autori sperimentali come Ettore Favini e Salvatore Fancello che hanno compiuto un viaggio attraverso il territorio sardo e tra le narrazioni dei tessitori dell’Isola.

Nelle Sale sono esposti quadri realizzati a penna e a acquarello e sale dove sono esposte realizzazioni sperimentali come quella dove circa cento videocamere proiettano alle pareti immagini di semplici esperimenti realizzati dall’artista.

Una qualche sorpresa e perplessità si registra da parte di alcuni di noi visitatori, non abituati a fruire delle provocazioni artistiche di autori contemporanei.

Quindi a passeggio nella piazza Sebastiano Satta con le sculture di Costantino Nivola, la piazza-monumento, dove tra le altre si affaccia la casa in cui visse il poeta, è di forma irregolare e pavimentata con lastre di granito, sulle quali poggiano delle panchine formate da parallelepipedi regolari dello stesso materiale. L’artista inserì una serie di piedistalli di forma regolare, ai quali si accede tramite dei gradini. Su questi pose dei massi di granito provenienti dal Monte Ortobene senza sbozzarli, atti ad ospitare 8 statuine in bronzo (che ricordano, almeno per le dimensioni, i bronzetti nuragici).

A piedi, dopo aver attraversato la Piazza ci avviamo verso il Museo Etnografico dove esplode la nostra meraviglia di fronte ai ricami, ai tappeti, ai costumi, ai lini, alle vesti, ai pani deliziosamente lavorati per non parlare degli ori e degli amuleti che rendono ricche e mirabili ogni bacheca che si offre allo sguardo ammirato dei visitatori.

A ora di pranzo la comitiva si sistema attorno ai tavoli dell’elegante ristorante-albergo “Su Gologone” che offre il classico pranzo nuorese a base di prosciutto, ravioli, macarrones de busa, maialetto e seadas antigas deliziando il palato dell’esigente commensale isilese.

Dopo pranzo, bagnati da una pioggia fortunatamente discreta, visitiamo gli ambienti del ristorante-albergo, magnifico nei suoi angoli fioriti e delle sue botteghe artigiane per poi dirigerci alla volta delle sorgenti de “Su Gologone”.

Dalla sorgente, che si trova nel territorio del comune di Oliena, si origina un breve torrente che alimenta il fiume Cedrino. L’acqua fuoriesce da una spaccatura nella roccia calcarea che si addentra nel sottosuolo fino alla profondità attualmente esplorata dagli speleologi di 135 metri.

Un esperto ci racconta le vicende di un fiume terribile nelle sue piene e affascinante nella sua storia, fiume carsico che attraversa nelle profondità il grande altopiano del Supramonte complesso montuoso di altopiani carbonatici che occupano la parte centro-orientale della Sardegna.

La corriera infine, ci trasporta a casa sonnolenti e immersi nel chiacchiericcio di maniera.

giovanna

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