Uni3 Isili Random
Uni3 Isili

Corso di letteratura n. 2

 

 

 

CORSO DI LETTERATURA n.2

 

Prof.ssa Marta Secci

 

 

            ANALISI DI TESTI NARRATIVI CON FABULA

 

“Era estate, una notte d’estate.

La finestra era aperta sul giardino e farfalle oscure volavano intorno alla lampada.

Avevo scritto il mio racconto su carta a quadretti e mi ero sentita felice come non m’era mai      successo nella mia vita e ricca di pensieri e di parole”.

                                                                                                        ( Natalia Ginzburg)

 

 

Il testo letterario è un messaggio iconico costituito da segni verbali, organizzati in una struttura, con un predominio della funzione poetica.

Il rapporto tra espressione “Significante” e contenuto “Significato”, non è arbitrario e convenzionale,  come nel comune segno linguistico, ma è voluto e necessario.

Il significante rappresenta, per così dire, visivamente, il significato, o comunque rinvia a esso.

Per capire un testo letterario non possiamo fermarci soltanto al piano denotativo, cioè al significato di base delle parole, ma dobbiamo giungere al piano connotativo, cioè a quel di più di significati di cui ogni termine si carica.

Denotazione: significato referenziale di una parola.

 

Connotazione: significato apprezzativo ( negativo o positivo ) che diamo a una parola

————————————————————————————————————

 

 

 

Tecnica di analisi di  testi narrativi con fabula 

 

 

All’interno di un testo narrativo con fabula vanno distinti i seguenti livelli:

 

-          Livello delle azioni.

-          Livello temporale.

-          Livello spaziale.

-          Livello dei personaggi.

-          Narratore.

-          Focalizzazione.

-          Tecniche narrative.

 

1-      Livello delle azioni: distinzione tra storia e racconto, cioè tra fabula (storia) e intreccio.

La storia è costituita dai fatti ed eventi  oggetto della narrazione.

Il racconto è il modo in cui gli stessi fatti ed eventi sono presentati nell’opera.

Nelle forme narrative più semplici storia e racconto coincidono, ma generalmente

la narrazione di ampio respiro, come nei romanzi, presenta concatenazioni, incastri, alternanze.

La narrazione può iniziare con una vicenda già in corso di sviluppo e con un’analessi, ( flash-back), tornare indietro all’antefatto.

  

 

 

La concatenazione consiste nel porre l’una accanto all’altra storie diverse, legate da qualche somiglianza nella costruzione.

L’incastro è l’inclusione di una storia all’interno di un’altra che le fa da cornice.

L’alternanza consiste nel raccontare due o più storie contemporaneamente, interrompendo ora l’una ora l’altra per riprenderla all’interruzione successiva.

2-      Livello temporale, tempo della storia e tempo del racconto.

Il narratore può dedicare poco spazio a fatti che si sono protratti per anni e anni e dare pagine e pagine per fatti di un solo giorno.

Possiamo avere la pausa, cioè l’azione viene interrotta da una descrizione, oppure

si può avere l’ellisse, cioè la soppressione della narrazione di un evento che si è svolto nella storia.

Tutto ciò riguarda il ritmo della narrazione: accelerazione, rallentamenti, scene, sommari, ellissi.

 

 

 

3-      Livello spaziale: lo spazio in cui si svolgono le azioni e che è veicolo di più profondi significati.

Troviamo qui i concetti di:

-          Aperto-chiuso.

-          Limitato-illimitato.

-          Vicino-lontano.

-          Destra-sinistra.

-          Continuo-discontinuo.

4-      Livello dei personaggi:

-          Presentazione:  – descrizione complessiva, ritratto diretto.                                                                                                     

                                  – descrizione frammentaria, ritratto

                                    indiretto.

-          Ruolo:           protagonista, antagonista, aiutante, avversario.                                

-          Caratterizzazione:

                                     - fisiognomica.

                                     - sociale.

                                     – psicologica.

                                     – culturale.

                                      – ideologica.

-          Sistema dei personaggi.

 

 

5-Il narratore ( chi racconta)

 

La tipologia del narratore può essere precisata tenendo conto:

-          del livello in cui si colloca;

-          del rapporto con la storia raccontata.

Per quel che riguarda il livello, possiamo avere:

-          un narratore di primo grado, che racconta direttamente la vicenda;

-          un narratore di secondo grado, quando il compito di raccontare i fatti è affidato dal narratore di primo grado ad un altro personaggio.

Tenendo conto del rapporto abbiamo:

-          il narratore assente dalla storia come personaggio;

-          il narratore presente nella storia come personaggio

  

6-Focalizzazione (chi vede )

 

-          Focalizzazione zero: narratore onnisciente (discorso indiretto).

-          Focalizzazione interna: chi parla è il narratore, ma chi vede è il personaggio. ( discorso indiretto libero dove manca il verbo di comunicazione e la congiunzione “che”).

     Nella focalizzazione interna distinguiamo:

-          Il monologo interiore: il narratore scompare e il personaggio prende direttamente la parola;

-          Il flusso di coscienza: si scende nell’inconscio e si riproduce il succedersi alogico e irrazionale di pensieri, immagini, parole. Viene portato alla superficie l’inconscio in modo immediato.

-          Focalizzazione esterna: il narratore scompare e dà la parola ai personaggi (discorso diretto – dialogo ).

 7- Tecniche narrative

 

Le diverse tecniche narrative sono le spie della focalizzazione e dell’atteggiamento del narratore nei confronti dei fatti narrati:

 

 

Spie della focalizzazione:

          – il narratore onnisciente privilegia il discorso indiretto;                     

- la focalizzazione interna è ottenuta di solito ricorrendo    all’indiretto libero o al monologo interiore; 

- la focalizzazione esterna è caratterizzata dalla prevalenza del discorso diretto. 

 

 

Spie dell’atteggiamento del narratore e della messa in rilievo:

I tempi verbali indicano sia l’atteggiamento del narratore, sia il diverso rilievo che egli intende dare ai fatti.

Commentativi:  (presente, passato prossimo, i due futuri ) C’è un atteggiamento di coinvolgimento e di partecipazione agli eventi di cui si parla.

 “ L’adesso” del narratore (momento della creazione del testo) coincide con il presente testuale e viene espresso mediante il presente del verbo.

Questo presente costituisce il Punto Zero rispetto a cui si distinguono gli eventi situati più avanti o più indietro nel tempo.

Passato prossimo                       Presente                                                   Futuro

                                                   Punto zero del testo

                                                   che coincide con  l’ “adesso”

                                                   del narratore.

Narrativi: ( passato remoto, imperfetto, trapassati prossimo e remoto, i due condizionali ) C’è un atteggiamento di distacco dagli eventi narrati.

L’ “adesso” del narratore, cioè il momento in cui viene prodotto il testo, è posteriore al Punto Zero degli eventi narrati.

L’adesso testuale è situato nel passato rispetto al momento in cui il narratore esprime gli eventi.

Trapassati -     Passato remoto/Imperfetto      – Condizionale composto -     Adesso del narratore

                          Punto zero del testo                                                                                                                                                                                                                            

 

 

 

 

Cenni biografici degli autori inclusi nel corso

 

 

Carlo Emilio Gadda ( Milano 1893-/Roma 1973 ) Alla sua professione di ingegnere alternava l’attività di scrittore di racconti e romanzi.

Tra le sue opere abbiamo i romanzi, Quer pasticciaccio brutto de via Merulano, La cognizione del dolore e una raccolta di racconti intitolata Le novelle dal ducato in fiamme.

 

Giuseppe Tommasi di Lampedusa ( Palermo 1896/Roma 1957 ) Nobile di Palermo, trascorse la sua vita  dedicandosi completamente a leggere e a scrivere.

Le sue opere vennero pubblicate postume.

Abbiamo il romanzo Il gattopardo, 1958, e I racconti, 1961.

 

Eugenio Montale ( Genova 1896/Milano 1981 ) Famoso soprattutto per la poesia. Una poesia che non può spiegare il mondo in cui viviamo.

Da ricordare anche i suoi scritti per i giornali e poi raccolti in volumi tra i quali Fuori di casa, 1969.

Nel 1957 ottenne il premio Nobel per la letteratura.

 

Achille Campanile ( Roma 1899/1977 ) Scrittore umoristico che fa leva sugli aspetti comici  e assurdi della vita. Dedica particolare attenzione alla lingua, ai “giochi di prestigio” a cui la parola si presta grazie alla pluralità dei suoi significati e alla capacità combinatoria dei suoi suoni.

 

Cesare Zavattini (Reggio Emilia 1902/1989 ) Scrittore, autore cinematografico, giornalista, critico teatrale. Il cinema dette grande notorietà a Zavattini e forse oscurò un po’ il suo valore di narratore.

Alcune novelle, uscite su riviste fra il 1930 e il 1933, furono raccolte in un volume del 1976, che Zavattini intitolò: Al macero.

 

Natalia Ginzburg ( Palermo 1916/Roma 1991 ) Nata durante la prima guerra mondiale, cresciuta nella oppressione fascista, ha sofferto il dramma delle leggi razziali: erano ebrei il padre e il marito Leone Ginzburg.

Scrittrice di memorie e ricordi, racconta non il presente, bensì si curva, con il suo stile apparentemente svagato e dimesso, a ricordare ciò che è già accaduto, e ormai è diventato passato.

Autrice di numerosi romanzi, novelle e opere teatrali.

 

Giovanni Arpino ( Napoli 1927/1987 ) Giornalista, scrittore di romanzi, novelle, poesie e libri per ragazzi. Sono, però, i racconti quelli che esprimono meglio la sua personalità. Racconti brevi dove i personaggi sono osservati e descritti nelle loro più segrete emozioni: lo scrittore li coglie in un momento drammatico della loro vita e li accompagna per un breve tratto, senza chiedersi quale sia il loro passato o il loro futuro. Arpino dichiarò:  “mi ritengo un narratore di storie che escono dal Presente”.

 

 

Alberto Moravia ( Roma 1907/1990 ) Autore di romanzi, novelle, fiabe, saggi. Traccia un quadro critico della società italiana del Novecento. Nella narrativa di Moravia la condizione umana è indagata nelle sue forme fondamentali del rapporto erotico e di quello politico. Caratteristica della sua prosa è una lingua “media” che bene esprime l’ambiente borghese nel quale si muovono i personaggi della maggior parte delle sue opere.

 

Gianni Celati ( Sondrio 1937 ) La sua prima narrativa appare come un esperimento sul potere espressivo della parola e sulla sua sonorità. In seguito lo scrittore si dedica all’osservazione delle cose e dei paesaggi e crea una prosa, in apparenza semplice, che interpreta i ritmi della natura e della vita umana.

 

Vincenzo Cerami ( Roma 1940 ) Noto narratore contemporaneo. Nelle sue opere racconta i problemi e le angosce della società odierna sconvolta dal terrorismo e dalla violenza e mostra una grande abilità nel raccontare l’odissea quotidiana dell’uomo moderno.

 

Antonio Tabucchi ( Pisa 1943 ) Scrittore contemporaneo, nelle sue innumerevoli opere, romanzi, novelle, opere teatrali si sottolinea la solitudine dell’uomo moderno.

C’è nei suoi scritti un’interrogazione sul senso delle cose.

 

 

 

Bibliografia

 

1-   Carlo Emilio Gadda,              Novelle dal ducato in fiamme, Vallecchi

2-   G. Tommasi di Lampedusa,   Racconti, Feltrinelli.

3-   Eugenio Montale,                   Fuori di casa, Mondadori.

4-   Achille Campanile,                Manuale di conversazione, Rizzoli.

5-   Cesare Zavattini,                    Al macero,   Bompiani.

6-   Natalia Ginzburg,                   Racconti brevi,  Einaudi, Torino.

7-      Alberto Moravia,                    Racconti, Milano, Garzanti

8-      Giovanni Arpino,                   La babbuina e altre storie, Mondadori.

9-      Vincenzo Cerami,                  L’ipocrita, Einaudi.

10-  Gianni Celati,                         Quattro novelle sulle apparenze, Feltrinelli.

11-  Antonio Tabucchi,                  Piccoli equivoci senza importanza, Feltrinelli

12- Maria Luisa Altieri Biagi,      I mondi possibili, Le Monnier Firenze, 1994.

13- Mariotti-Scaflani-Stancanelli, La lingua e il testo, G. D’Anna, Messina-Firenze, 1991

Testi da leggere ed esaminare:

 

1- Carlo E. Gadda                           La domenica.

2- Giuseppe T. di Lampedusa         La gioia e la legge

3- Eugenio Montale                        Il pipistrello

4- Achille Campanile                      La mestozia

5- Cesare Zavattini                         Avventura di capodanno

6- Natalia Ginzburg                        Mio marito

7- Alberto Moravia                         Non sanno parlare

8- Giovanni Arpino                         La ragazza del sabato sera

9- Vincenzo Cerami                        La scatola

10-Gianni Celati                              Scomparsa di un uomo lodevole

11-Antonio Tabucchi                      Isole

Di' quello che pensi

Facci sapere cosa ne pensi
e, se vuoi un'immagine da mostrare nel tuo commento, ottieni un gravatar!